Estate 2024 e incertezze climatiche
L’estate ormai alle porte non consente ancora di prevedere l’evoluzione metereologica dei prossimi mesi. Due gli scenari possibili, entrambi poco favorevoli
Già in passato gli agricoltori avevano fronteggiato stagioni estremamente piovose fino a inizio-metà giugno. Sia nel 2013, sia nel 2014, risultò infatti quasi impossibile individuare la corretta epoca di semina delle colture primaverili-estive, date le continue piogge che rendevano impraticabili i campi e sconsigliabili le semine stesse. In quegli anni, molti che seminarono presto mais e soia, approfittando dei pochi momenti disponibili, patirono danni seri alle colture. Nei casi più estremi dovettero riseminare interi appezzamenti, poiché i ristagni idrici avevano impedito la germinazione dei semi e lo sviluppo delle piantine.
A inizio giugno, però, le due stagioni iniziarono a divergere significativamente. Nel 2013 l’estate risultò asciutta e caldissima, come già avvenuto nel 2003. Nel 2014 le piogge e le temperature rimasero invece quelle più tipicamente primaverili sino all’inizio dell’autunno. Come esito, nel 2013 molte colture patirono della siccità, in particolar modo il mais non irriguo, mentre nel 2014 l’abbondanza di acqua permise sì di scongiurare carenze idriche, ma portò con sé problemi fitosanitari più diffusi e di maggior entità.
Le previsioni e le probabilità di accadimento
Entrambi gli scenari sono attualmente possibili, vista l’attuale e continua alternanza di giorni caldi e secchi con altri in cui si registrano rovesci di pioggia anche a carattere distruttivo. Stando però alle previsioni su scala continentale, la maggiore probabilità statistica cade a favore di un’estate calda e asciutta su larga parte della Penisola.
In tal caso, avranno maggiori chance gli agricoltori che dispongono di una rete irrigua accessibile e di attrezzature efficienti per la somministrazione di acqua nei momenti più critici dei cicli colturali. Ben poco si può fare invece contro gli effetti di un’estate molto piovosa, sebbene ciò abbia una probabilità inferiore di accadimento.