Un agricoltore inglese ha battuto ogni record di produzione di grano, raggiungendo l’astronomica cifra di 16.519t/ha al 15% su una superficie totale di 11,3 ettari.

Inevitabile che una simile notizia, un simile record susciti in un agricoltore sentimenti contrastanti. Ammirazione, invidia, incredulità, speranza, diffidenza e non necessariamente in quest’ordine.

Senza dubbio una simile produzione lascia tutti ammirati, molti invidiosi per non aver mai toccato certi livelli produttivi e da qui la speranza, un giorno, di arrivarci. Poi ci si chiede: ma sarà vero? Si, è vero perché il record è stato certificato dal “Guinnes World Record” anche se attualmente la notizia non è ancora stata aggiornata sulla pagina ufficiale (http://www.guinnessworldrecords.com/), dove invece è ancora presente il record precedente, ottenuto da Mike Solari, un agricoltore Neozelandese che l’8 Marzo del 2010 ha raggiunto una produzione di 15,636 tonnellate ad ettaro (di media) su di una superficie totale di 8,869 ettari, tra l’altro proprio con una varietà di grano di Limagrain. (http://www.guinnessworldrecords.com/world-records/highest-wheat-yield)

Ma torniamo al nuovo record e vediamo di scoprire qualcosa in più.

L’agricoltore in questione si chiama Rod Smith (il fortunato è quello al centro nella foto sopra), abita in Inghilterra a Holy Island (link a google maps) e nel raggiungere il suo record è stato sicuramente aiutato da una stagione di raccolta particolarmente premiante per il Regno Unito. Nell’estate appena trascorsa, le medie produttive della regione sono state vicine alle 14 tonnellate ad ettaro. A testimonianza di una annata eccezionale, basti considerare che Mr Smith ha soffiato il posto più alto sul gradino a Tim Lamyman (Lincolnshire) che il 22 Agosto 2015 (solo 10 giorni prima) aveva prodotto poco meno di 16,5 tonnellate ad ettaro.

Immaginiamo che il lettore si stia chiedendo quali siano state le condizioni agronomiche, le scelte imprenditoriali, che abbiano favorito tali record, escluse ovviamene le condizioni climatiche così predisponenti.

 

Ecco la formula magica di Rod Smith

  • Tipo di suolo – Argilloso
  • Varietà – Dickens
  • Coltura precedente –  Pisello
  • Tipologia di lavorazione – Minima
  • Data di semina – 22 Settembre 2014
  • Quantità di seme – 185 kg/ha – 330 semi m2
  • Data di raccolta – 1 Settembre 2015 (la coltura è rimasta in campo 1 anno!!!!)
  • Difesa fitosanitaria – 4 applicazioni di fungicida
  • Fertilizzazione – 310 Kg di azoto ad ettaro

I costi sostenuti (seme, trattamenti e fertilizzante) ammontano a circa 754 Sterline ad ettaro, corrispondenti a poco più di 1015 Euro/ha considerato che  il cambio odierno è pari a 1,34649719 Euro/Sterlina. La coltura gli ha garantito un margine lordo di circa 1345 Euro/ha (al prezzo di 148 Euro/t applicato nel regno Unito).

Bravo Mr. Smith!

Aggiungiamo altre due note di colore, relative al grano ed ai record ad esso collegati.

  • Nel Giungo del 2008, a Meandarra, Queensland, Australia, John and Phillip Coggan, Les Bruce e Stephen Wal in 24 ore sono riusciti a seminare 905,48 ettari di grano!

http://www.guinnessworldrecords.com/world-records/largest-wheat-field-sown-in-24-hours

  • L’appezzamento più grande seminato a grano, è stato misurato nel 1951 a sud-est di Lethbridge, Alberta, Canada: 14.160 ettari!

http://www.guinnessworldrecords.com/world-records/largest-wheat-field-sown

L’articolo originale da cui abbiamo tratto la notizia è consultabile al seguente indirizzo:

http://www.fwi.co.uk/arable/northumberland-grower-breaks-world-wheat-yield-record/

Foto: http://www.fwi.co.uk