Malattie dei cereali: la difesa da Septoria e Fusarium
I trattamenti fungicidi a fine levata proteggono da septoriosi, oidio e ruggini. A inizio fioritura contrastano invece fusariosi delle spighe e micotossine
Le malattie fungine dei cereali obbligano a una doppia difesa nel corso della primavera. Le prime avversità da fronteggiare sono infatti Oidio, Septoria e Ruggini, le cui infezioni compromettono il potenziale fotosintetico degli apparati epigei delle colture mortificando la biosintesi di sostanza secca. Queste malattie influiscono quindi negativamente sulle rese finali, soprattutto in termini di proteine, abbattendo il valore commerciale dei raccolti. Un danno che diviene particolarmente sensibile quando si tratti di grano duro o grani teneri di forza, ove il tasso proteico è alla base del prezzo di mercato.
La frequenza e l’intensità degli attacchi variano a seconda della regione e della stagione. Per esempio, le piogge influiscono soprattutto sulle septoriosi, le quali si avvantaggiano di temperature tra i 15 e i 20°C, come pure di bagnature fogliari prolungate in presenza di elevata umidità ambientale. Situazioni, queste, molto frequenti quando i cereali si trovano tra la fase di fine accestimento e l’inizio della levata.
Il momento ottimale per il trattamento di Septoria e Ruggini cade infatti a fine levata ed è conosciuta come fase T2. I trattamenti fungicidi effettuati in T2 preservano soprattutto la foglia bandiera che rappresenta da sola il 30-40% della sintesi delle proteine e dei carboidrati che verranno poi accumulati nelle spighe. Avvicinandosi alla maturazione finale diverrà poi indispensabile proteggere la coltura dalle fusariosi, applicando gli specifici fungicidi tra la fase di fine fioritura e quella in cui inizia l’ingrossamento delle cariossidi. Fase questa conosciuta anche come T3.
Nelle regioni centro-meridionali italiane sono più frequenti i trattamenti in T2, mentre quelli in T3 sono più tipici del Centro-Nord.
Gli attacchi tardivi delle ruggini
A complicare il programma di difesa degli apparati fogliari può talvolta giungere l’eventuale presenza di Ruggini tardive. Ciò accade in particolari annate nelle aree costiere adriatiche, soggette ad attacchi di Ruggine Gialla, o in quelle interne, collinari e tipiche dell’Italia centrale, ove predomina invece la Ruggine Bruna.
Quando ciò accade i trattamenti fungicidi contro le septoriosi possono coprire parzialmente anche da queste infezioni, a patto di contare su una buona persistenza d’azione delle sostanze attive. Le ruggini tardive, gialle o brune che siano, si posizionano infatti fra il trattamento a fine levata (T2) e quello di inizio fioritura contro le fusariosi della spiga (T3).
La protezione della spiga: attenzione alle micotossine
A minacciare la sanità delle spighe in via di formazione e maturazione sono infine i patogeni del genere Fusarium. Questi danno origine a cariossidi striminzite, influendo sui quintali raccolti, sul peso ettolitrico e sul contenuto finale di sostanza secca, proteine incluse. Inoltre, le proliferazioni di Fusarium generano micotossine che possono nei casi più estremi rendere incommercializzabili intere partite.
In tal senso, la qualità richiesta oggi dalle filiere impongono di offrire al mercato raccolti perfettamente sani, dall’ottimo peso ettolitrico e dall’elevato contenuto proteico, per lo meno in caso di grani duri per la produzione di pasta o di grani teneri di forza per la produzione di pane.
Per tali ragioni diviene spesso consigliabile effettuare due trattamenti fungicidi: il primo in T2, contro Septoria, oidio e ruggini, il secondo in T3 contro le fusariosi.
Attenzione alle resistenze
Nel corso degli anni, venendo a mancare alcune sostanze attive ad azione multisito come per esempio clorotalonil, sono aumentati i casi di scarsa sensibilità dei patogeni ad alcune famiglie di fungicidi, come per esempio viene segnalato nei confronti della Septoria a carico delle strobilurine (inibitori della respirazione mitocondriale). Un trend, questo, che sta interessando anche alcune sostanze attive cosiddette SDHI (inibitori del succinato deidrogenasi).
Nella scelta dei formulati da impiegare è quindi bene prediligere quelli che presentino miscele pronte di più sostanze attive a differente meccanismo d’azione o, in alternativa, comporre autonomamente delle miscele estemporanee con prodotti contenenti molecole diverse. Quando nelle miscele siano presenti i triazoli, si può contare anche sull’efficacia nei confronti di Fusarium.
Le sostanze attive dei fungicidi autorizzati su frumento in Italia
Nella tabella che segue sono riportate le sostanze attive presenti nei formulati che risultano al momento autorizzati su frumento contro le principali patologie. Nelle miscele è possibile rinvenire la presenza di strobilurine o SDHI unite a un triazolo: di norma è quest’ultimo a conferire maggiore efficacia anche sulle fusariosi, ma appartenendo le diverse sostanze attive ai medesimi formulati, l’indicazione di autorizzazione ministeriale è riportata anche per le molecole la cui efficacia su fusarium sia marginale. Prima delle applicazioni in campo è quindi bene controllare sempre con attenzione l’etichetta ministeriale, sia per quanto riguarda la coltura autorizzata, sia gli specifici patogeni controllati.
Nota: oltre a formulati a una sola sostanza attiva si possono rinvenire anche miscele pronte all’uso a una o due vie. Per esempio:
Miscele a due vie:
- Pyraclostrobin + fluxapiroxad
- Pyraclostrobin + mefentrifluconazolo
- Fluxapiroxad + mefentrifluconazolo
- Tebuconazolo + azoxystrobin
- Tebuconazolo + difenoconazolo
- Tebuconazolo + bromuconazolo
- Tebuconazolo + zolfo
- Protioconazolo + benzovindiflupyr
- Protioconazolo + spiroxamina
- Protioconazolo + fenpicoxamid
Miscele a tre vie:
- Protioconazolo + bixafen + fluopiram
- Protioconazolo + tebuconazolo + spiroxamina
Sostanza attiva | Septoria | Ruggini | Oidio | Fusarium |
Azoxystrobin | X | X | ||
Bacillus subtilis QST 713 | X | |||
Benzovindiflupyr | X | X | X | X |
Bixafen | X | X | X | X |
Bromuconazolo | X | X | X | X |
Difenoconazolo | X | X | ||
Fenpicoxamid | X | X | X | |
Fluopiram | X | X | X | X |
Fluxapiroxad | X | X | ||
Folpet | X | |||
Laminarina | X | X | X | |
Mefentrifluconazolo | X | X | ||
Metconazolo | X | X | X | X |
Protioconazolo | X | X | X | X |
Pyraclostrobin | X | X | X | |
Tebuconazolo | X | X | X | X |
Spiroxamina | X | X | X | X |
Tetraconazolo | X | X | X | |
Trichoderma harzianum Rifai T-22 | X | |||
Zolfo | X | X | X | X |