Meteo: settimane favorevoli alle semine di mais e soia
Le previsioni per la fine di marzo e l’inizio di aprile confermano temperature miti e alternanza di pioggia e sole: condizioni ideali per seminare
La parte centrale del mese di marzo ha mostrato un costante aumento delle temperature nonostante il passaggio di alcune perturbazioni sulla Penisola. L’alta pressione ha infatti influenzato, e sta continuando a interessare, diffuse aree dell’area mediterranea a causa di un persistente anticiclone africano.
Tale situazione accomuna quasi tutto il Belpaese, con le due isole maggiori, Sardegna e Sicilia, che mostrano termiche massime superiori di poco ai 20°C, molto vicine ai massimi di 18-20°C previsti per le maggiori città del centro e del nord Italia come Firenze, Bologna, Ferrara e Milano. L’anticiclone non mostra però ancora valori barici sufficienti a respingere stabilmente le perturbazioni che orbitano attualmente sull’Europa nord occidentale e quelle che dall’Atlantico si stanno affacciando al Vecchio Continente. Alcune di queste potrebbero quindi interrompere il bel tempo proprio a partire dall’Italia settentrionale.
In sostanza, ci si potrebbe trovare di fronte a una serie di incursioni fredde in alta quota tali da destabilizzare gli equilibri l’atmosferici. A conferma, nella seconda metà del mese di marzo e nei primi giorni di aprile, le infiltrazioni d’aria umida si prevede provocheranno annuvolamenti sparsi su gran parte d’Italia, sebbene i rischi più elevati di pioggia si prevedano soprattutto sui rilievi del Sud.
Quando anticicloni e perturbazioni si incontrano
Andando verso le festività di Pasqua l’Italia sembra destinata a trovarsi in una zona cosiddetta “di convergenza“, quella che rappresenta cioè il confine di scorrimento tra un anticiclone e una perturbazione. In particolare le regioni del Centro-Nord rischiano quindi di patire di una maggiore instabilità e imprevedibilità del tempo, il quale potrebbe variare molto passando dal Piemonte al Friuli.
Le zone di convergenza sono infatti caratterizzate dai contrasti che si creano fra il calore che si accumula nei bassi strati dell’atmosfera e l’aria più fredda presente alle quote maggiori. Ciò aumenta il rischio di condizioni meteo che a seconda dell’intensità stessa del contrasto possono generare eventi dal semplice temporale, di variabile entità, sino a grandinate localizzate.
Seminatrici pronte alla partenza
Ciò non di meno, le valutazioni probabilistiche sulle prossime settimane non sembrano sconsigliare l’avvio delle semine. I tassi di umidità presenti nei terreni italiani, soprattutto in quelli del Nord, sono infatti ormai favorevoli da tempo, come pure le attuali temperature sono sufficienti a entrare in campo con le seminatrici. Il mais è ovviamente il primo a essere posto a dimora, ma stanti così le condizioni meteo anche la soia potrebbe essere seminata in anticipo rispetto alla media degli ultimi anni, con tutti gli indubbi vantaggi che si possono ottenere alla raccolta.
Al momento non si avvistano infatti all’orizzonte perturbazioni tali da produrre escursioni termiche negative tali da danneggiare le colture in via di germinazione. Al contrario, appaiono maggiori le probabilità di piogge all’inizio del mese di aprile. Eventualità questa che potrebbe mettere sotto stress le piante nelle loro primissime fasi in caso di ristagni idrici. Un fenomeno che si può però mitigare con le più opportune sistemazioni del terreno.