Tecnologie al servizio dell’esperienza
Più puntuali, più precisi, più efficienti: la gestione delle attività aziendali sarà sempre più supportata da soluzioni tecnologiche che aiutino tecnici e agricoltori in fase decisionale
Anche i più recenti indirizzi eurocomunitari, noti anche come Farm2Fork, spingono nella direzione di Agricoltura 4.0, ovvero l’integrazione sempre più virtuosa tra pratiche agronomiche consolidate e tecnologie innovative, tali da amplificare le potenzialità operative delle aziende agricole in chiave previsionale e decisionale. A conferma, sul mercato si stanno moltiplicando sensoristiche, banche dati integrate e auto-alimentantesi, satelliti e piattaforme informatiche fra le più disparate, tutte al servizio delle fasi decisionali di tecnici e agricoltori.
In tal senso sono sempre più utilizzate le mappature satellitari dello stato di salute dei singoli appezzamenti aziendali, permettendo di individuare al loro interno le specifiche caratteristiche delle diverse aree che li compongono. Ciò al fine di intervenire in modo mirato solo dove serva. Ad esempio, le mappe di prescrizione della semina e della fertilizzazione permettono considerevoli risparmi di mezzi tecnici, aumentando al contempo le rese. Pure sta divenendo possibile individuare velocemente eventuali stress biotici o abiotici che richiedano un’opportuna correzione o uno specifico trattamento fitosanitario.
Le potenzialità di tali soluzioni sono al momento imperscrutabili, dato che la loro evoluzione tecnologica corre molto velocemente, ma di certo chi vuole rimanere al passo coi tempi dovrà aumentare la propria dimestichezza con tali sistemi e piattaforme, spesso complesse solo all’apparenza.
Del resto, non vi è ormai più alcun tecnico o agricoltore professionale che non utilizzi abitualmente computer, tablet o smartphone, indipendentemente dai sistemi operativi prescelti. Quindi, il passo richiesto è tutto tranne che impossibile. In compenso, i benefici sono inestimabili, dal momento che, per esempio, ogni singolo appezzamento può essere monitorato pressoché in continuo, individuando tempestivamente eventuali problemi nascenti. Il tutto, moltiplicando le potenzialità lavorative dei fruitori stessi, i quali con un semplice strumento tascabile possono monitorare contemporaneamente superfici anche considerevoli. Un’attività, questa, che in passato richiedeva enormi quantità di tempo nonché analisi costose di piante e terreni.
Ciò non vuole ovviamente dire che la tecnica agronomica verrà scavalcata da tali soluzioni, poiché l’esperienza e la professionalità resteranno sempre alla base di ogni decisione. Uno sviluppo stentato di una coltura, infatti, può dipendere da una mancanza di acqua oppure da un suo ristagno. O, ancora, da una carenza di nutrienti o da un eccesso di salinità dei suoli. Ergo, l’uomo continuerà certamente a essere l’ultimo arbitro decisionale in campo, attingendo al proprio bagaglio esperienziale. Ciò non di meno, le sue capacità risulteranno esaltate, permettendogli di individuare in tempo reale gli eventuali problemi e di intervenire in modo chirurgico solo ove serva, a tutto vantaggio non solo dei bilanci aziendali bensì anche dell’ambiente.