Farine di girasole: materie prime versatili e complete

Peronospora del girasole

L’elevato contenuto proteico e l’equilibrata frazione fibrosa fanno delle farine di girasole un componente prezioso nella produzione di mangimi e alimenti a uso umano 

Le farine di girasole sono alimenti versatili e completi sia per quanto riguarda gli usi umani, sia per quelli a fini zootecnici. Di norma si parte da semi la cui sostanza secca rappresenta circa il 90% del peso, con i diversi componenti che variano in percentuale a seconda della stagione, delle varietà e delle tecniche colturali seguite. La frazione proteica finale delle farine, per esempio, può variare fra il 30 e il 40% del totale, apportando dosi significative di aminoacidi preziosi come lisina, metionina, cisteina, triptofano, valina e arginina.

 

Ricche ma digeribili

La digeribilità delle farine di girasole dipende anche dalla quantità e dalle caratteristiche delle fibre in esse contenute, le quali variano fra il 20 e il 30%, pur mostrando valori leggermente inferiori o superiori a seconda delle aree geografiche di provenienza e dall’andamento del ciclo colturale dell’anno.
La qualità della farina di girasole varia inoltre in funzione del processo di estrazione utilizzato. Indipendentemente però dal tipo di processo, il primo passaggio è sempre la decorticazione, la quale asporta circa il 25% del peso dei semi. A tal fine i semi vengono spezzettati e poi sottoposti a metodi fisici che separano la frazione fibrosa.
Dopodiché i semi vengono sottoposti a pressione sino a ottenere un panello che contiene olio fino a una quota intorno al 15%. Una successiva estrazione tramite solventi aumenta la frazione lipidica estratta, permettendo di ottenere farine con un contenuto lipidico inferiore al 2%. Tale procedura è ammessa per la produzione di mangimi zootecnici, a meno che non si aderisca a protocolli di produzione biologica.

 

Gli usi zootecnici

Le farine di girasole sono ingredienti comuni nella composizione nei mangimi a uso zootecnico, trovando impiego negli allevamenti avicoli, bovini e suini, grazie appunto all’elevato contenuto proteico e alla buona digeribilità.

Le farine di girasole nell’alimentazione umana

Le farine di girasole possono essere impiegate quali ingredienti in diversi tipi pane, biscotti e altri prodotti da forno, migliorandone il contenuto proteico e il profilo nutrizionale. Inoltre, essendo prive di glutine, concorrono alla realizzazione di alimenti idonei a rispondere alle esigenze di persone celiache o intolleranti al glutine.
Infine, possono essere impiegate anche per la produzione di barrette proteiche e snack, nonché di bevande vegetali come quelle succedanee del latte, analogamente a quanto avviene con la soia, le mandorle e il riso.

 

Gli usi industriali

Le industrie alimentari possono impiegare le farine di girasole quali sostituti delle uova, agendo in guisa di emulsionante e legante in ricette vegane. Le loro proprietà addensanti ne suggeriscono l’impiego anche nella preparazione di zuppe, salse e creme.
Le farine di girasole vengono impiegate anche dall’industria dei prodotti per la cura della persona. Per esempio, rientrano nella formulazione di prodotti per lo “scrub” e per le maschere per il viso, grazie alle loro proprietà esfolianti e nutrienti. Infine, possono essere presenti anche nei prodotti per la cura dei capelli grazie alle loro proprietà idratanti e nutrienti.