Il Cloro è un nutriente molto mobile nel suolo, in particolare nelle regioni con buoni livelli di precipitazioni o in terreni la cui tessitura possa favorire la lisciviazione. Solitamente viene elencato come micronutriente ma la concentrazione nella pianta è simile a quella dello zolfo. Occorrerebbe quindi considerarlo come nutriente secondario come ad esempio zolfo, magnesio e calcio. Nelle piante la concentrazione critica è tra 0,2/0,25%.
Quale ruolo gioca il cloro nelle piante ?
Agisce come contro-ione (carica negativa) per il trasporto di potassio, magnesio, calcio e ammonio, aiuta a mantenere l’idratazione della cellula e infine ha un ruolo chiave nella fotosintesi. La somministrazione di cloro (Cl) (come concimazione) induce un miglioramento della resistenza complessiva del grano alle fitopatologie, con meccanismi di interazione ancora da comprendere con precisione.
Studi condotti dalla Kansas State University (KSU) indicano che la somministrazione di cloruro abbia un effetto positivo sulla resa in granella.
A priori è difficile prevedere e stimare se il cloruro possa incrementare le rese del frumento a meno che non si effettui un’analisi di prova del terreno. La concimazione con il cloro, basata sul test del terreno, sta lentamente diventando sempre più comune in Kansas.
Come per l’azoto e lo zolfo, per il cloro è consigliabile campionare all’interno di un intervallo di profondità da 0 a 60 cm. Se la concentrazione nel suolo è inferiore a 6 ppm, (campionatura ad una profondità di 60 cm) si raccomanda la somministrazione di cloro.
Sia i fertilizzanti liquidi che i solidi sono immediatamente disponibili in quanto una volta nel terreno il cloro è cloro; Cloruro di potassio (potassa 45-47%) e cloruro di ammonio (soluzione al 6% N 16,5% Cl) sono i prodotti fertilizzanti più comunemente disponibili (negli USA) e ampiamente utilizzati, sebbene altri prodotti come calcio, magnesio e cloruro di sodio possono rappresentare delle alternative. La decisione dipende quindi dai costi e dalle disponibilità di formulati.
La K-State ha fatto numerose ricerche sulle applicazioni di cloruro al grano a partire dai primi anni 1980, per lo più nella metà orientale dello stato. I risultati per quanto variabili, hanno mostrato risposte in termini di rendimento tali da giustificare economicamente la somministrazione di cloro ove la concentrazione nel suolo fosse inferiore a 30 libbre/acro (31 Kg/ha o 4 ppm) .
Anche in Texas sono stati condotti studi sulla somministrazione di cloro: i risultati sono rappresentati nel grafico sottostante. Come si può osservare con una somministrazione di circa 50 kg/ha (in diversi formulati) si ottiene un aumento in resa (istogramma verde) e una diminuzione della pressione di ruggine (istogramma giallo ocra, pressione in %). La produzione è espressa in Bushels/Acro (1 Bu = 27,216 kg – 1 Acro = 4046 m2 )
fonte: http://www.no-tillfarmer.com