Sul sito di EUROSTAT (l’ufficio statistico dell’Unione Europea il cui compito è quello di fornire all’Unione Europea stessa statistiche che consentano confronti tra paesi e regioni) sono disponibili una serie di agri-environmental indicators (indicatori Agro-ambientali).
In particolare vorremmo portare alla vostra attenzione i dati relativi alle “tillage practices” in altre parole una sorta di fotografia sulle pratiche di lavorazione delle terre coltivabili europee. I principali indicatori presi in esame sono 3, convenzionale, conservativa e non lavorazione.
Per convenzione si definiscono le tre differenti pratiche nel seguente modo:
- La convenzionale ha come fondamento la pratica dell’aratura e dell’inversione degli strati.
- La conservativa non contempla l’inversione degli starti del suolo e prevede che si lasci sulla superficie una parte dei residui della coltivazione precedente (almeno il 30%).
- La non lavorazione è una pratica che esclude qualsiasi lavorazione tra la raccolta di una coltura e la semina della successiva dove, si include comunque il minimum tillage (la minima lavorazione) fatta dagli organi meccanici della seminatrice.
I dati sono stati raccolti tra il 2003 e il 2010 e potrebbero quindi non essere sufficientemente rappresentativi della situazione attuale, tuttavia possono fornire una tendenza o offrire spunti per osservazioni circa la “cultura” della coltivazioni, particolare questo che rimandiamo alla vostra personale sensibilità.
Aree arabili su scala europea sulla base delle pratiche di lavorazione EU-27, IS, NO, CH, ME e HR
(sono compresi i pascoli, i prati permanenti e le zone non soggette a rotazione colturale)
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Aree coltivate su scala europea suddivise per pratiche di lavorazione, EU-27, IS, NO, CH, ME e HR
(sono esclusi i pascoli, i prati permanenti e le zone non soggette a rotazione colturale)
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Distrubuzione su scala europea della lavorazione convenzionale
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