Controllo estivo della Diabrotica
In caso le popolazioni del coleottero siano significative risulta necessario intervenire con i più opportuni insetticidi, anche per diminuire il numero di individui che attaccheranno le radici l’anno successivo
I danni maggiori li produce in primavera, quando le sue larve attaccano le radici del mais causando addirittura allettamenti nei casi più gravi. Trattasi di Diabrotica virgifera, coleottero che compie una sola generazione l’anno e che deve essere monitorato attentamente soprattutto in estate, quando gli adulti si aggirano sulle piante ormai in fioritura e danno il via agli accoppiamenti seguiti da ovideposizione.
Nel 2021 il ciclo colturale del mais appare in ritardo rispetto alla media in diversi areali italiani, dando quindi modo a tecnici e agricoltori di provvedere a un attento monitoraggio in campo del fitofago. Questo si nutre infatti delle sete fiorali e se la popolazione è particolarmente elevata ciò può interferire coi naturali processi di fecondazione. Normalmente tali danni non richiederebbero di per sé trattamenti mirati alla sola Diabrotica, potendo contare il più delle volte sugli effetti collaterali delle applicazioni insetticide effettuate contro la piralide. Solo in caso la situazione si riveli particolarmente grave è bene provvedere all’impiego mirato di prodotti ad effetto abbattente, al fine di arrestare la proliferazione degli adulti e la conseguente moltiplicazione degli individui. Questa rischia infatti di divenire insostenibile la primavera successiva in fase di attacco larvale.
Fra le tecniche agronomiche funzionali al contenimento dell’insetto vi sono ovviamente le rotazioni, sebbene la Diabrotica possa sopravvivere anche su altre piante oltre al mais. Ciò non di meno, alternare differenti colture apporta poi sicuri vantaggi in termini di difesa fitosanitaria. Il tutto nel rispetto degli specifici piani aziendali, specialmente quando si tratti di aziende a vocazione zootecnica che abbiano nel silomais la principale fonte di nutrimento per il bestiame.
Altro accorgimento da adottare è in fase di scelta degli ibridi e delle conseguenti epoche di semina. Adottando ibridi precoci, soprattutto quando la stagione sia favorevole alle semine precoci, si può infatti anticipare la fase di fioritura sfasandola con il volo degli adulti del parassita. Inoltre, gli attacchi larvali alle radici saranno sicuramente meglio tollerati da piante il cui apparato ipogeo sia già fortemente sviluppato, a tutto vantaggio di una crescita più rigogliosa e di una maggiore capacità di estrarre acqua e nutrienti dal terreno. Una capacità che diviene indispensabile soprattutto in estate, quando il caldo e la scarsità di piogge possono impattare lo sviluppo colturale e, soprattutto, la fase di fioritura.