L’ormai famosa “Carta di Milano” è stata finalmente presentata e se si lavora in agricoltura vale la pena darci un’occhiata, visto e considerato che l’idea alla base di questo documento è assolutamente lodevole: sensibilizzare il mondo sull’importanza del diritto al cibo e dello sviluppo sostenibile.
Per quei pochi che non lo sapessero la Carta di Milano è il documento di impegno rivolto a cittadini, istituzioni, imprese e associazioni che costituirà l’eredità di Expo 2015: “lo strumento di partecipazione consapevole ai contenuti di Expo 2015, che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione alle proprie responsabilità per garantire alle generazioni che verranno di poter godere del diritto al cibo e di un
futuro più sostenibile – ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina. Vogliamo fare dei potenziali 20 milioni di visitatori attesi ad Expo 20 milioni di ambasciatori del diritto al cibo nel mondo. E impegnare i governi a muoversi concretamente”.
Bene, le premesse per mettere gli agricoltori, che di cibo se ne occupano dalla mattina alla sera, al centro dell’attenzione ci sono tutte, tenendo presente che tra i temi principali della “Carta” troviamo il diritto al cibo come diritto umano fondamentale e la lotta allo spreco alimentare.
Per trovare le tematiche più rurali bisogno spulciare un po’ le tante pagine del documento, ma alla fine qualcosa di buono c’è.
Tra i vari punti enunciati dalla Carta (troppi per elencarli tutti), si nota infatti una certa attenzione alle tematiche agricole, chi sottoscrive il documento si impegna infatti a credere, tra le tante altre cose, che:
● gli investimenti nelle risorse naturali, a partire dal suolo, debbano essere regolati, per garantire e preservare alle popolazioni locali l’accesso a tali risorse e a un loro uso sostenibile;
● una corretta gestione delle risorse idriche, ovvero una gestione che tenga conto del rapporto tra acqua, cibo ed energia, sia fondamentale per garantire il diritto al cibo a tutti;
● l’attività agricola è fondamentale non solo per la produzione di beni alimentari ma anche per il suo contributo a disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità;
Quest’ultimo punto è sicuramente uno tra quelli che più da vicino tocca i nostri agricoltori, inoltre, stando a quanto assicura lo stesso Ministero delle politiche agricole il contrasto al lavoro irregolare e minorile ha un’importanza centrale nella Carta, così come il sostegno al reddito degli agricoltori e degli allevatori attraverso strumenti potenziati a livello di organizzazione e cooperazione, anche fra piccoli produttori.
Particolare attenzione è riservata alla tutela del suolo agricolo, con la proposta di rafforzare le leggi (immaginiamo si intenda il ddl sul consumo del suolo, tuttora in corso di esame).
Un aspetto molto importante, spesso sottovalutato dagli addetti ai lavori, è il ruolo fondamentale rivestito dall’educazione alimentare e ambientale a partire dall’ambito familiare, la carta sottolinea come sia necessario diffondere la cultura per una sana alimentazione come strumento di salute globale.
Altra patata bollente citata nel documento è anche la tutela del Made in Italy: il cibo viene definito nel documento come un patrimonio culturale da difendere da contraffazioni e frodi ed è necessario proteggerlo da pratiche commerciali scorrette, argomento toccato anche dal nostro blog (https://www.lg-italia.it/agriblog/agropirateria-e-frodi-alimentari-numeri-da-capogiro/ ).
Insomma, scorrendo le varie proposte del documento fa piacere notare come alcune tra le criticità del comparto agricolo e zootecnico anche italiano siano messe in luce, ma allo stesso tempo le soluzioni ai problemi sollevati sembrano, almeno per adesso, molto vaghe, decisamente poco concrete.
Diciamo che la filosofia di Expo2015 non è mai stata particolarmente attenta a chi davvero “Nutre il pianeta”, cioè l’agricoltore, c’è da sperare che la Carta di Milano non resti solo un bell’elenco di problemi da affrontare, ma diventi una lista di problemi da risolvere.
Per saperne di più: http://carta.milano.it/it/