Come l’alternanza gelo/disgelo può favorire la preparazione primaverile dei letti di semina.
In questi giorni, l’abbassamento di temperatura verificatosi in alcune regioni italiane ha dato inizio ai cicli di gelo-disgelo a carico del suolo. Le piogge dei giorni precedenti, imbibendo il terreno hanno accentuato positivamente questo fenomeno, nei suoli non compattati o che non hanno subito “maltrattamenti” (inevitabili con obbligati interventi autunnali) durante le operazioni di raccolta.
Quali sono i meccanismi che agiscono durante l’alternanza del gelo e del disgelo?
Contrariamente alla maggior parte di altre sostanze l’acqua nel passaggio dalla fase liquida a quella solida aumenta di volume. Mediamente l’aumento di volume corrisponde al 9% rispetto al volume occupato dall’acqua a 4°C (temperatura alla quale è massima la densità) . L’aumento di volume della componente acquosa del terreno genera un fenomeno che porta alla disgregazione delle zolle di terreno, favorendo quindi (più o meno fortemente) le operazioni di preparazione dei letti di semina durante il periodo primaverile.
La forza che esercita l’acqua durante il congelamento e quindi l’espansione, non è dovuta soltanto a quella quota presente nello strato di terreno soggetto a congelamento, perché, sin da esperimenti condotti nel 1930 è noto che l’espansione volumetrica del sistema acqua-suolo è superiore al 9%. Questo è dovuto al fatto che il congelamento dell’acqua presente nelle porosità degli strati più superficiali, richiama, durante le fasi di congelamento, l’acqua presente negli strati più profondi e si instaura così un flusso di acqua liquida verso il terreno che sta per congelarsi.
Il primo riflesso positivo è quindi legato ad una maggiore capacità di frattura a carico del suolo più superficiale ma secondariamente si ha un effetto (temporaneo) anche sugli strati più profondi che risultano più asciutti.
Il tennero gelato, offre anche la possibilità di effettuare lavorazioni, principalmente attraverso l’uso di estirirpatori, evitando (ove lo strato ghiacciato non sia troppo approfondito da compromettere l’integrità delle attrezzature) di compattare e destrutturare i terreni imbibiti d’acqua e di agire su strati profondi più asciutti e quindi maggiormente fratturabili. In presenza di terreni particolarmene grossolani, le lavorazioni invernali garantiscono quindi meno passaggi durante la primavera per la preparazione del letto di semina per mais, soia, sorgo o girasole.
Note a margine:
Come riportato sopra a differenza della maggior parte delle altre sostanze, per le quali la forma solida presenta una densità maggiore rispetto alla forma liquida, il ghiaccio è meno denso dell’acqua liquida. La densità dell’acqua è infatti massima a 4 °C, temperatura alla quale l’acqua è liquida. Ciò è dovuto appunto alla natura dei legami idrogeno, che tengono le molecole dell’acqua liquida più strette di quanto non lo siano allo stato solido.
Il fenomeno dell’espansione dell’acqua a basse temperature costituisce un vantaggio per tutte le creature che vivono in ambienti di acqua dolce
d’inverno. L’acqua, raffreddandosi in superficie, aumenta di densità e scende verso il fondo innescando correnti convettive che raffreddano uniformemente l’intero bacino. Quando la temperatura in superficie scende sotto i 4 °C questo processo si arresta, e per la spinta di Archimede l’acqua più fredda rimane in superficie, dove, con un ulteriore calo della temperatura, forma uno strato di ghiaccio. Se l’acqua non avesse questa particolarità, i laghi ghiaccerebbero interamente, e di conseguenza tutte le forme di vita presenti morirebbero. (fonte: wikipedia)