Mais: le previsioni di raccolto 2023-2024 in Sudamerica

Le previsioni del Dipartimento americano per l’agricoltura riportano un leggero calo in Brasile e Argentina, i primi due Paesi del continente quanto a produzioni

Una stagione poco favorevole dal punto di vista climatico ha penalizzato le rese di mais in Brasile e Argentina, i due Paesi sudamericani che producono la quasi totalità del mais del Continente. Indicativamente, il rapporto produttivo vede il Brasile sopravanzare significativamente l’Argentina, rappresentando storicamente oltre i due terzi delle produzioni di mais sudamericane contro un terzo scarso apportato dall’Argentina.

Circa la specifica stagione 2022-2023, entrambi i Paesi hanno patito di un andamento stagionale avverso che ha causato cali produttivi significativi. Nonostante ciò, Brasilia è comunque riuscita a raccogliere 135 milioni di tonnellate di mais dei circa 850 milioni di tonnellate globali (15,8%). In Argentina i raccolti di mais si sono invece fermati a soli 34 milioni di tonnellate.

Il clima resta quindi al centro delle attenzioni degli esperti, i quali dovranno tenere sempre più in conto tale variabile nel processo di stima delle produzioni future.

Previsioni in Argentina e Brasile per la stagione 2023-2024

Stando alla sede Usda a Buenos Aires, la produzione di mais argentino nella stagione 2023-2024 dovrebbe assestarsi sui 53 milioni di tonnellate. Un calo previsionale di circa 2 milioni di tonnellate rispetto a quanto precedentemente previsto da Wasde, acronimo di World Agricultural Supply and Demand Estimates. Le stime sui prossimi raccolti di mais rimangono comunque su livelli molto superiori alla produzione ottenuta nella stagione che sta volgendo al termine.

Quanto invece al Brasile, i Verde-Oro hanno appena iniziato a seminare il mais per la stagione 2023/24. I produttori sembrano però patire di elevati costi di produzione, causa di minori utili. Il temuto calo dei margini di profitto sta quindi mettendo sotto pressione i maiscoltori brasiliani, vittime di molteplici incertezze.

Il fenomeno meteorologico noto come El Niño, causa del clima avverso della stagione 2022-2023, pare infatti essere ben lungi dall’esaurirsi. Ciò promette nuovi impatti sui raccolti, soprattutto nella regione meridionale del Brasile. A fronte di ciò, gli esperti prevedono una diminuzione della superficie coltivata a mais, con una produzione stimata per la prossima stagione che potrebbe scendere dai 135 milioni di tonnellate del 2022-23 ai 130 milioni di tonnellate per il 2023-2024.

 

E se parliamo di mais da insilato?

Sebbene appaiano al momento aleatorie – visto il lungo periodo abbracciato e le incertezze climatiche che lo caratterizzano – le previsioni sulle produzioni di mais in Sudamerica si spingono sino al 2031. Entro questa data, si stima che in Brasile si produrranno 123,5 milioni di tonnellate. In tal caso il Brasile si confermerebbe primo produttore sudamericano di mais, sopravanzando nettamente l’Argentina pur calando in rese assolute.

Nel frattempo, si prevede che la produzione di mais in Argentina raggiungerà i 66,2 milioni di tonnellate nel 2031, accorciando in tal modo le distanze fra i due Paesi sudamericani. Estendendo infine l’area geografica considerata dal Sudamerica al più generale “Latin America”, rientra nelle previsioni anche il Messico. Nel Paese centroamericano si prevede di raggiungere entro il 2031 una produzione di mais pari a 29,5 milioni di tonnellate. Se tali stime al 2031 dovessero concretizzarsi, da Centro e Sudamerica si ricaverebbero quindi produzioni superiori ai 220 milioni di tonnellate di mais: più di un quarto dell’intera produzione globale attuale.