Non sono in molti a sapere che in campagna da quest’anno è in vigore l’applicazione obbligatoria della difesa integrata in tutte le aziende agricole dell’Unione Europea. Con decreto interministeriale del 22-1-2014 di approvazione del Piano d’azione nazionale (Pan) è entrato in vigore anche in Italia la direttiva sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Il condizionale “sarebbe in vigore” si adatta meglio alla situazione attuale: non sono previsti i controlli e sanzioni nel 2014 ma a partite dal prossimo anno le sanzioni potrebbero essere analoghe alle infrazioni conseguenti al mancato rispetto delle etichette – cosiddetto atto B9 – e tradursi in una riduzione percentuale della pagamento unico.

Proviamo a vedere quali sono i punti essenziali di questo Pan, fermo restando che il documento è estremamente complesso e ancora in evoluzione.

Cos’è il Pan

Gli obiettivi di questo Piano collimano con quelle della filosofia della sostenibilità in agricoltura: la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall’uso di agrofarmaci oltre che la promozione della difesa integrata e biologica e dei mezzi alternativi (questa la pagina ufficiale sul sito del Mipaaf: www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5743 )

Difesa integrata obbligatoria per tutte le colture

Per la difesa integrata – sottolineiamo ancora – non sono al momento previsti controlli specifici alle aziende agricole nell’ambito della condizionalità.

Tutte le aziende sono comunque chiamate a non far cadere nel vuoto questo impegno e a prepararsi adeguatamente per l’applicazione dei principi di difesa integrata. Uno dei punti più discussi rimane sicuramente legato a quanto diverrà esecutiva l’obbligatorietà della difesa integrata.

Il nostro Paese ha individuato due livelli di difesa integrata: uno obbligatorio, più soft, che non prevede una restrizione dei prodotti ammessi; e uno facoltativo, che prevede indicazioni più impegnative, in linea con quanto stabilito dai disciplinari di produzione integrata, ma che potrà essere sostenuto dalle politiche di sviluppo rurale o dalle politiche finanziarie nell’ambito ocm.In pratica gli obblighi a carico di tutte le aziende sono meno impegnativi di quelli attualmente previsti nei disciplinari di produzione integrata.Le aziende agricole devono applicare i principi della difesa integrata sulla base delle indicazioni, non vincolanti, che riceveranno dalla Pubblica amministrazione, che in questo contesto è chiamata a un ruolo fondamentale, deve infatti fornire e mettere a disposizione tutte le conoscenze che saranno necessarie alle aziende agricole per applicare nel migliore dei modi la difesa integrata.

Ne deriva che il Ministero delle politiche agricole e le Regioni dovranno impegnarsi nel predisporre manuali e materiale informativo sulle tecniche della produzione integrata; mettere a disposizione reti meteorologiche efficienti; reti di monitoraggio sullo sviluppo epidemiologico delle principali avversità; risultati, se disponibili, di modelli previsionali sullo sviluppo delle avversità. Inoltre le aziende agricole devono poter disporre di bollettini periodici che, sulla base dei risultati delle elaborazioni dei modelli previsionali e delle reti di monitoraggio, forniscano informazioni sull’applicazione della difesa integrata. Attualmente alcune Regioni hanno già attivato Bollettini specifici per la difesa integrata, ad esempio, delle colture erbacee, ma la maggior parte delle altre sono ancora in alto mare. Altro punto caldo riguarda l’ambito della formazione e della nuova figura del consulente.

Formazione e patentini

Per quanto riguarda la formazione, l’attuale sistema previsto per il rilascio dei «patentini» viene confermato, con la differenza di un consistente aumento nella durata dei corsi. Viene anche introdotta una semplificazione che prevede l’eliminazione dell’esame al momento del rinnovo dei patentini. Queste le scadenze: fino al prossimo 26 novembre le Regioni e le Province autonome continueranno ad applicare le procedure per il rilascio e il rinnovo del patentino e dell’abilitazione alla vendita (per i distributori di mezzi tecnici) secondo le norme previgenti all’entrata in vigore del Pan; a partire dal 26 novembre 2014 le Regioni e le Province autonome attiveranno il nuovo sistema di formazione previsto dal Pan; dal 26 novembre 2015 entreranno in vigore le novità introdotte dal Pan per i tre soggetti individuati: utilizzatori, distributori e consulenti.

La figura del Consulente

Vediamo cos’è la figura del Consulente: l’applicazione della direttiva sull’uso sostenibile introduce legislativamente la figura del consulente che dovrà fornire alle aziende le informazioni e le conoscenze utili per impostare correttamente le strategie in ottemperanza ai principi di difesa integrata. Inutile aggiungere che questo inquadramento, ancora poco chiaro, ha fatto discutere soprattutto l’ordine nazionale degli agronomi, che lamentano una scarsa considerazione della loro professionalità e soprattutto il rischio di concorrenti “improvvisati”.

Le scadenze della direttiva 2009/128/Ce

1° gennaio 2014 – Difesa integrata obbligatoria
26 novembre 2015 – Certificato di abilitazione alla vendita, all’acquisto, all’utilizzo degli agrofarmaci e all’attività di consulente
26 novembre 2015 – Prescrizione per la vendita degli agrofarmaci
26 novembre 2016 – Controllo funzionale delle attrezzature