Strumenti digitali innovativi per decisioni più precise
Il mercato delle soluzioni digitali al servizio degli agricoltori si sta arricchendo di strumenti utili a migliorare i processi decisionali delle aziende agricole
La professionalità di tecnici e agricoltori è e resterà sempre il pilastro portante di ogni decisione in tema di nutrizione, difesa e irrigazione delle colture. Le potenzialità lavorative degli operatori possono però essere amplificate da alcuni strumenti che afferiscono al mondo del digitale e che possono essere utilizzati tramite computer, tablet e smartphone.
Numerose sono già oggi le soluzioni tecnologiche integrate da strumenti digitali alla base della cosiddetta Agricoltura 4.0. Per esempio, è possibile tradurre in mappe di prescrizione le informazioni ottenute dai satelliti o dai droni, i quali interpretano lo stato di salute delle colture o la fertilità dei terreni analizzandone lo spettro di onde elettromagnetiche, restituito questo in forma cromatica di facile interpretabilità.
In tal modo è possibile riconoscere, interpretare e correggere eventuali stress abiotici di tipo nutrizionale, idrico o termico, ma anche di rilevare infestazioni dovute a patogeni o insetti.
Meno fertilizzanti, massima resa
Grazie alle rilevazioni satellitari, o alle immagini catturate in volo dai droni, diviene per esempio possibile dosare correttamente i fertilizzanti in funzione del puntuale stato nutrizionale delle colture, minimizzando in tal modo gli apporti di concime a tutto vantaggio di portafogli e ambiente. La distribuzione in campo beneficia infatti della disponibilità di macchinari che già oggi sono in grado di erogare i fertilizzanti a rateo variabile, in accordo con le mappe di prescrizione ricevute.
Resta ovviamente fermo il fatto che le immagini restituite dai sistemi digitali vanno comunque interpretate tramite la conoscenza dei diversi campi: uno stato di sofferenza della coltura potrebbe infatti essere dovuto a una carenza di nutrienti o a un ristagno di acqua o ad altre cause. Ciò non di meno, tali strumenti permettono di monitorare vaste estensioni di terreno, mirando in modo più preciso le eventuali verifiche in campo.
Densità di semina ottimale
I piani di semina variano da azienda ad azienda e da appezzamento ad appezzamento. Inoltre, anche le diverse varietà o ibridi da seminare richiedono densità di semina diverse che possono inoltre variare anch’esse in funzione delle condizioni di campo.
Tale estrema variabilità di condizioni può essere però semplificata da appositi strumenti digitali che consentono di realizzare piani di semina a rateo variabile, personalizzati e ad alto grado di specificità nel rapporto suolo-coltura. Così operando, la densità di semina potrà variare anche spazialmente, ottimizzando gli investimenti in sementi e massimizzando al contempo le rese. Per quanto l’intervento dell’uomo resti comunque fondamentale, anche in questo caso le sue potenzialità operative vengono esaltate a tutto vantaggio dei bilanci aziendali.
Lotta a parassiti: più facile da remoto
Parassiti e patogeni vanno controllati solo a seguito di attento monitoraggio. In tal senso sono stati per esempio realizzati sistemi integrati che catturano gli insetti parassiti, trasferendo in cloud i dati sulle catture affinché siano a disposizione del tecnico. Questi può quindi monitorare comodamente dall’ufficio l’andamento delle popolazioni e intervenire solo se, quando e dove serve.
Ancora le sensoristiche si pongono al servizio dei decisori agronomici in tema di patogeni, come per esempio la peronospora della vite, monitorandola da remoto al fine di integrare gli specifici modelli previsionali delle infezioni, ottimizzando i tempi e l’efficacia di intervento degli agricoltori.
La sensoristica gioca infine un ruolo fondamentale anche nell’ottimizzazione della difesa delle colture, soprattutto quando i sensori vengono abbinati a sistemi di erogazione e dosaggio degli agrofarmaci sempre più precisi e mirati.
In tal senso, sono già attualmente in prova diversi tipi di barre da diserbo capaci di distinguere la coltura dalle infestanti, erogando gli erbicidi solo su queste ultime. Ciò grazie a un sofisticato sistema integrato che prevede dapprima il rilevamento visivo, tramite telecamere, seguito dal riconoscimento della pianta da irrorare. Infine, il computer di bordo armonizza l’apertura e la chiusura degli ugelli al fine di colpire esattamente il punto predefinito. Nei casi migliori, tali soluzioni consentono risparmi sino al 90% di erbicida erogato.
Residui nei raccolti: prevederli è meglio
Le filiere agroalimentari sono sempre più esigenti quanto a profilo residuale dei prodotti conferiti. Diviene quindi sempre più strategico prevedere a priori i residui che potranno essere rinvenuti sui propri raccolti a seconda del programma di difesa adottato. A tal fine esistono piattaforme digitali che integrano i dati estratti da molteplici fonti, permettendo di stimare a tavolino il profilo residuale ancor prima di iniziare i programmi di difesa.
Inoltre, tali strumenti consentono di individuare i possibili sbocchi sui mercati nazionali o internazionali in funzione dei residui che si prevede resteranno misurabili alla raccolta. Informazione questa di estremo interesse, soprattutto quando l’agricoltore abbia stretto contratti di fornitura verso industrie o rande distribuzione organizzata.